Chimica: L’ENI rispetti i patti. Programma degli investimenti e nodo occupazionale al centro

PRIOLO. Non sarà ricoperta di terra la zona Enimed, un’area della penisola di Magnisi, dove erano stati trovati reperti archeologici. Le decisione è stata presa nell’incontro che il sindaco Rizza ha avuto con i rappresentanti di Eni. La restante parte, bonificata, sarà invece ricoperta con terra,come da progetto.L’ulteriore zona archeologica dunque sarà visibile e visitabile così come Thapsos. Il ritrovamento di reperti dimostra, ancora una volta, come la zona di Magnisi sia stata sacrificata sull’altare dell’industria. Si tratta di una zona dove, sin dal neolitico, si sono sviluppate culture e civiltà le cui testimonianze sono state sepolte sotto gli impianti petrolchimici. Il sindaco Rizza ha confermato che l’ad di Versalis (gruppo Eni), Daniele Ferrari è atteso il 19 luglio a Priolo. Nell’occasione, accogliendo anche quanto è stato fatto rilevare dal segretario provinciale della Cisl Paolo Sanzaro, si potrà anche parlare del cronoprogramma degli investimenti Eni annunciati negli impianti di Versalis Priolo. Sanzaro, infatti, ha portato all’attenzione la situazione di precarietà occupazionale della provincia, e in particolare quella del petrolchimico di Priolo che, attraverso investimenti deve tornare ad essere fonte di lavoro e quindi di occupazione. Le aziende Eni-Versalis e Isab da parte loro hanno confermato che alcuni investimenti già sono in atto. L’Isab, infatti, sta rimettendo in marcia l’impianto CR-30 in cui avviene la distillazione primaria del greggio. L’impianto era fermo da anni. Per quanto riguarda Eni-Versalis sono stati confermati dai vertici aziendali i rispettivi programmi di consolidamento e sviluppo degli stabilimenti e non risultano cambiamenti nel programma di riassetto delle attività chimiche dei siti.Gli investimenti annunciati dell’Eni per gli impianti Versalis di Priolo, ammontano a 400 milioni di euro, di cui 150 già sono stati spesi per ammodernare alcuni impianti. I sindacati hanno confermato che il 6 luglio è stato fissato un incontro coni rappresentanti di Eni-Versalis e riguarderà il “progetto salute”.Si tratta di sottoporre a un screening preventivo tutti i lavoratori Eni e sarà fatto all’ospedale Muscatello di Augusta. All’ad di Versalis Ferrari i sindacati, come ha ribadito Sebastiano Tripoli della Femca-Cisl,verrà chiesto di mantenere gli impegni e rilanciare il piano di investimenti,tra cui la realizzazione degli impianti di resine a Priolo, che hanno già un ritardo di due anni rispetto al piano,per rendere futuribile l’azienda e sereno il futuro dei lavoratori. Inoltre,considerato che Versalis di Priolo ha una produzione in eccesso di etilene, che viene commercializzata via mare, con un costo eccessivo, i sindacati hanno chiesto che venga realizzato un nuovo impianto di polietilene in modo da lavorare in sito l’etilene per produrre la plastica.

la sicilia

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