Sicilia in lotta, il sindacato ragusano si mobilita per il 7 maggio

Il sindacato unitario, Cgil, Cisl, Uil lancia l’ultima chiamata al Governo Crocetta, quello della rivoluzione mancata in tema di investimenti, infrastrutture, ambiente e riforme e chiama a raccolta i siciliani occupati, precari, disoccupati e i giovani organizzando, per sabato 7 maggio a Palermo, una grande manifestazione regionale.

I tre segretari generali provinciali di Cgil, Giovanni Avola, di Cisl, Paolo Sanzaro, e di Uil, Giorgio Bandiera, hanno tenuto stamani, nella sede della Cgil di Ragusa, una conferenza stampa per denunciare le gravi responsabilità e il fallimento su tutti i fronti del Governo Crocetta che si è distinto per atteggiamenti disinvolti se non indifferenti rispetto a temi che oggi impattano negativamente sull’occupazione e sulla crescita socio economica del territorio ibleo.

Basti pensare alla vicenda Versalis, alla crisi della Colacem, alla formazione professionale, al tema sempre aperto dei forestali, alla crisi del Consorzio di bonifica, a quella eccellenza che si chiama Corflilac con 45 dipendenti da sette mesi senza stipendio. E poi ancora il gap infrastrutturale, superstrada Ragusa – Catania, Porto di Pozzallo, autostrada Siracusa – Gela (lotto sino a Marina di Ragusa).

“La manifestazione di sabato 7 maggio è la sintesi, – commenta Paolo Sanzaro – dei drammi che i territori siciliani vivono quotidianamente. I giovani che fuggono dalle nostre università in deficit di risorse e di formazione adeguata alle nuove sfide europee e che scelgono gli atenei nazionali ed esteri che offrono maggiori possibilità di lavoro. Questo governo è totalmente inadeguato a sostenere una sfida con la determinazione necessaria a superare una disoccupazione crescente e una sacca di povertà in continua lievitazione. Dal governo centrale non arrivano risorse e questo la dice lunga sul rapporto tra il governo Crocetta e l’esecutivo guidato da Renzi. Questo è un dato che ci preoccupa e mette in affanno i siciliani”.

Dalla provincia di Ragusa partiranno dodici pullman e si stima la presenza seicento persone presenti al concentramento in Piazza Marina alle 9,30 da dove si muoverà un corteo sino a Piazza Indipendenza dove i tre segretari generali Sicilia di Cgil, Michele Pagliaro, di Cisl, Mimmo Barone e Uil, Claudio Barone terranno alle 11,30 il comizio.

“Sono soprattutto i giovani ad aver perso ogni speranza – commenta Giorgio Bandiera – noi abbiamo il compito di far rinascere un’aspettativa di futuro alle giovani generazioni sia in Sicilia e che nel territorio ragusano. Avevamo riposto grandi aspettative nel Governo Crocetta che a tre anni e mezzo dal suo insediamento registra un bilancio fallimentare. Nel nostro territorio non solo è aumentata la disoccupazione ma è cresciuta in modo esponenziale la richiesta di cassa integrazione. Un vero sfacelo produttivo e sociale di cui non si intravede soluzione alcuna”.

Giovanni Avola pone la questione della prospettiva dell’azione di governo che deve avere nel sindacato unitario un elemento di spinta per cambiare verso.

“Nonostante il giudizio fortemente negativo sull’azione di governo, – commenta il numero uno della Cgil di Ragusa –  la manifestazione di sabato 7 maggio è un appuntamento per la Sicilia inteso come una svolta vera e reale. I sedici mesi che si separano dalle elezioni regionali impongono alcune scelte precise che possono essere concretizzate. Ci riferiamo alla soluzione del precariato, al comparto della sanità, e porre in essere le condizioni reali per superare il gap infrastrutturale. Sabato deve partire un segnale forte verso il Governo regionale, altrimenti alcuni settori vitali del tessuto socio economico esploderanno con conseguenze irreversibili”.

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