#primomaggioapozzallo Furlan, un’Europa di pace e solidarietà

“Vogliamo un’Europa che sia motore di pace e solidarietà. Un’Europa che IMG_7796riparta dal lavoro, dalla crescita, basta con il fiscal compact“. Con questo parole il Segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, sollecita un cambiamento nelle politiche europee, nel suo intervento per il 1° Maggio a Pozzallo, la cittadina siciliana scelta da Cgil, Cisl e Uil come simbolo degli sbarchi e del dramma dell’immigrazione.

Abbiamo scelto Pozzallo per ringraziare i cittadini e le cittadine di questa città e di tutta la Sicilia che stanno dando un esempio straordinario di accoglienza, solidarietà e fratellanza che deve essere seguito da tutta l’Europa – ha detto la leader della Cisl dal palco di piazza della Rimembranza, dove si sono susseguiti i comizi dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil che hanno poi lanciato in mare una corona di fiori in memoria dei tanti migranti morti nel Mediterraneo. IMG_7819

Nell’altra sponda del Mediterraneo – ha proseguito la leader della Cisl – muoiono ogni giorno migliaia di uomini, donne anziani e bambini per fame, per la guerra, per la minaccia del terrorismo dell’Isis. Noi dobbiamo essere pronti come Europa ad accoglierli e a dare loro un futuro”. Politica internazionale per la pace ma anche accoglienza per i profughi” chiede quindi Furlan ricordando che “ognuno ha diritto di venire in Europa per salvarsi la vita. Il trattato di Dublino va cambiato, è un’espressione del nostro egoismo. Ognuno di noi è cittadino del mondo, ognuno di noi è migrante”.

Dal richiamo ad un’Europa piu’ solidale, un’Europa che sia motore di pace e solidarietà, Annamaria Furlan è poi tornata a sollecitare anche una politica economica diversa: “Non ci possiamo più stare con i limiti del fiscal compact. Quelle regole sono state superate dalla recessione, vanno assolutamente cambiate”. IMG_7766

Accoglienza dunque, solidarietà, ma anche sviluppo, lavoro, occupazione che “non si creano con le regole” torna a ricordare la leader della Cisl. “Bisogna far ripartire la crescita e lo sviluppo. E’ questo l’unico modo per creare i posti di lavoro”.

E alla luce dell’aumento della disoccupazione registrato dall’Istat, Furlan fa notare che questi dati purtroppo testimoniano che l’entusiasmo del governo non era giustificato. “Qualche segnale positivo c’è stato, con le trasformazioni dei rapporti precari in contratti stabili, ma questo non basta. Dobbiamo creare tanti posti di lavoro per gli oltre tre milioni di disoccupati e per dare risposta ai tanti giovani in cerca di occupazione. Un Paese che non da futuro ai giovani non ha futuro“, aggiunge lamentando che il Documento Economico e Finanziario “non stanzia quasi nulla per crescita e lavoro”. “Come costruiamo il lavoro in un paese dove la politica discute di tutto meno che di crescita e di occupazione” si chiede. “Dobbiamo creare un Paese nuovo, rinnovato, nella sua etica, nella sua moralità e tutto questo si crea attraverso il lavoro”.

“Vogliamo anche un fisco amico del lavoro, un fisco più equo e giusto, cIMG_7770he non pesi troppo come ora sulle buste paga dei lavoratori e dei pensionati – aggiunge ricordando la Campagna per la raccolta delle firme per un progetto di legge di iniziativa popolare che spinga il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese. (www.fisco.cisl.it)

“Dobbiamo far ripartire l’economia reale puntando sull’ innovazione, sulla ricerca, la formazione, combattendo la malavita organizzata, la corruzione, che fanno tanto danno alla nostra economia.Ma in un Paese dove le opere si fermano per infiltrazioni mafiosi e le autostrade crollano perchè la corruzione indebolisce il lavoro, serve una lotta senza quartiere proprio su questi temi ” incalza dal palco ricordando che la lotta contro la mafia e la corruzione “serve a creare posti di lavoro”.

Un commento anche sulla decisione della Consulta di dichiarare incostituzionale la norma della “legge Fornero” che, col decreto legge “Salva Italia” del 6 dicembre 2011, aveva bloccato la rivalutazione delle pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo”. “Purtroppo la sentenza della Corte Costituzionale conferma quanto il sindacato aveva denunciato da subito” ha osservato. Oggi bisogna far fronte a tutto questo e visto che c’è un’evasione da 150 miliardi e una corruzione da 70 miliardi basta agire li per coprire 5 miliardi e trovare le risorse per la crescita. In questi anni terribili di crisi non abbiamo fatto tanti e tanti accordi che hanno salvaguardato aziende e migliaia di posti di lavoro attraverso i contratti di solidarietà i lavoratori in questo modo hanno salvaguardato tanti posti di lavoro ma oltre un milione li abbiamo persi e l’unico modo per recuperarli è dare lavoro ai giovani, fare partire la crescita e cambiare la legge peggiore d’Europa che è la legge Fornero”, conclude la leader della Cisl..

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