“Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”, questa frase di Don Pino Puglisi ha accompagnato giorno tutti i partecipanti alla marcia che i sindacati e le realtà del Terzo Settore hanno organizzato, insieme a tante realtà della società civile locale, per dire che Siracusa resta unita contro la criminalità e desidera avviare un percorso comune per liberarsi dai soprusi, dalla criminalità, dal timore costante di essere attaccata. A Siracusa ci sono tante forze sane ed energie positive, c’è una società civile che vuole evitare in tutti i modi di far precipitare la città nell’incertezza e nella paura
L’hashtag “#SIRACUSAINRETE: uniti contro la criminalità!“, già lanciato sul web con tante condivisioni, ha l’obiettivo di far emergere la città positiva e solidale, che esiste ed è forte, di fare rete per reagire insieme e per costruire una Siracusa fatta di progetti, impegno e onestà.
«Il sindacato siracusano – hanno ribadito i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Roberto Alosi, Paolo Sanzaro, Stefano Munafò e Tonino Galioto – condanna fermamente qualsiasi forma di illegalità e violenza. Contesti degradanti di un territorio che può e deve trovare riscatto e spinta dal lavoro. Lavoro che manca e che continua a creare sacche di povertà e indigenza preoccupanti. Spirali pericolose che, a causa di una diffusa illegalità anche in molti ambienti di lavoro, si traducono in violenze e soprusi di ogni genere. I lavoratori saranno in corteo per difendere questa città e, con essa, il diritto al lavoro».
Giornale di Sicilia – 01/12/2017