La vertenza ENI Versalis è la vertenza del territorio. Così, il sindacato unitario, ha portato sulla SS 114, nel cuore della zona industriale, la battaglia a difesa del sito priolese. Un volantinaggio tra le auto in fila. Un ulteriore momento di lotta unitaria a difesa di un pezzo importante del polo petrolchimico.
Le segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil, insieme a quelle delle categorie del settore Industria, hanno distribuito per quasi quattro ore il volantino che spiega quanto sta accadendo. Un’azione di sensibilizzazione e informazione perché la vertenza diventi la vertenza di un intero territorio.
Una mobilitazione che guarda adesso all’assemblea unitaria di lunedì prossimo. L’8 febbraio, nella sala della Mensa Ovest dell’area industriale, il sindacato unitario ha chiamato a raccolta i sindaci, i presidenti dei Consigli Comunali, il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale, le deputazioni Nazionale e Regionale.
“La politica, in tutte le sue manifestazioni, deve ritenersi coinvolta – ha sottolineato il segretario generale della UST Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro – Quello che sta avvenendo non può essere sottovalutato da nessuno. Ribadiamo con forza che ENI non deve dismettere e rispettare gli accordi. Quel fondo americano, nonostante le rassicurazioni di qualcuno, non può darci garanzie.
La strategicità del sito – continua Sanzaro – deve essere compresa da tutti. Siamo all’interno di un’area integrata tra le più grandi d’Europa. Non rischiamo l’effetto domino. Parliamo di almeno un migliaio di lavoratori, tra diretti e indotto. Siracusa e Ragusa sono legate da questa vertenza”.
L’invito a partecipare è stato inviato anche al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e all’assessore regionale alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello.
“Questa è inevitabilmente una vertenza complessa e delicata – ha dichiarato il segretario generale della Femca Cisl Ragusa Siracusa, Sebastiano Tripoli – che investe il ruolo e la responsabilità del governo nazionale e chiama in causa anche quello regionale, finora totalmente assente. Per queste ragioni c’è bisogno di uno sforzo di coesione di tutte le forze del territorio – sia politiche sia sociali sia istituziuionali – affinché il sindacato e i lavoratori non restino da soli in una vertenza dal cui esito dipende il futuro del polo industriale siracusano e di quello ragusano”.