Paolo Gallo riconfermato alla guida della Filca Cisl Ragusa Siracusa

È stato rieletto al termine del 2° Congresso territoriale tenuto a Modica, all’Auditorium “Pietro Floridia”, alla presenza del segretario nazionale Salvatore Scelfo, del segretario generale della UST, Paolo Sanzaro, e del segretario generale Filca Sicilia, Santino Barbera.
L’assemblea ha riconfermato anche Luca Gintili e Salvatore Italia quali componenti della segreteria della federazione accorpata quattro anni fa.
A Gallo, nella sua relazione introduttiva, il compito di tracciare il consuntivo dell’attività sindacale e, soprattutto, indicare criticità esistenti e indicare le possibili soluzioni proposte.
«Scrutando i dati ci accorgiamo subito di quanto la crisi sia stata severa con il nostro settore – ha detto – Il numero degli addetti nelle Casse Edili si è dimezzato ed il monte salari ha avuto un calo pauroso. Il cantiere per la costruenda autostrada, la prima in provincia di Ragusa, non è bastato a innalzare il numero degli addetti e della massa salari.
Il nostro è un settore che sta producendo sempre più povertà – ha aggiunto Gallo – Mancanza di investimenti, disoccupazione, lavoro nero e disconoscimento di diritti sono gli anelli conseguenziali di una nefasta catena che sta mortificando il settore.»
Indice puntato contro la politica regionale e la Regione Siciliana in particolar modo. «La sua incapacità di programmazione, la sua sciatteria politica, la sua attitudine a non decidere, attanagliata e stretta dentro la morsa della mala burocrazia, sta risultando incapace di imprimere quella svolta necessaria e risolutiva di infrastrutturazione della Regione. Troppi milioni di euro nel cassetto, troppi progetti già approvati e finanziati ma bloccati dall’incapacità di dare corso all’attività dell’Urega.»
“Ricostruiamo lavoro e diritti” lo slogan del congresso e questo il leit motiv della relazione del segretario territoriale. Quindi i riferimenti ai 97 milioni di euro per i lavori dell’Autorità Portuale di Augusta, le infrastrutture viarie previste con i fondi ex Insicem nel territorio ragusano, la viabilità tra le due province che va rimodernata, l’edilizia scolastica che deve essere una priorità assoluta, il dissesto idrogeologico.
«Tre le questioni che meritano un approfondimento nel nostro territorio – ha concluso Paolo Gallo – In primo luogo il cantiere dell’autostrada dove la mano d’opera locale impiegata non supera il 22 per cento, poi la vicenda Colacem con 51 persone da anni sono ormai abituati più alla cassa integrazione che al lavoro, infine il polo industriale di Siracusa dove la mancanza di investimenti si paga eccessivamente.»
E sul lungo periodo di crisi del settore si è soffermato il segretario generale della Filca siciliana, Santino Barbera. «Da otto anni lavori pubblici bloccati nella nostra regione – ha detto – La speranza è che si mettano in moto gli ultimi patti firmati dal governo siciliano e da quello nazionale. Non vorremmo che questi patti, dove ci sono oltre 5 miliardi di euro di investimenti, diventino dei pacchi per i siciliani non attuando quella ristrutturazione viaria e ferroviaria necessarie per il rilancio.
Scontiamo già trent’anni di ritardi infrastrutturali rispetto al nord e questi ultimi anni ci hanno allontanati ulteriormente. Gli investimenti ci sono, la Regione Sicilia assieme ai Comuni devono darsi una mossa per bandire questi progetti.»
E qui il ruolo importante del sindacato rimarcato dal segretario generale della UST, Paolo Sanzaro. «Noi continuiamo ad essere portatori delle esigenze e delle necessità dei lavoratori – ha sottolineato – Il sindacato continua ad essere perno di democrazia e sviluppo per questo paese e, in questo grande territorio, ancor di più.
L’edilizia può rilanciare il paese se la politica si convince che l’edilizia va rilanciata. Le condizioni ci sono, serve sbloccare progetti visto che molti investimenti ci sono già. Noi, come Cisl, ci stiamo impegnando nel rinnovamento, nelle regole nuove, guardando a ogni singolo lavoratore. Lo faccia anche la politica; lo faccia guardando a ogni cittadino e a ogni famiglia nella piena dignità del lavoro.»
Sulla necessità di ricostruire un sistema integrato nel Paese si è soffermato il segretario nazionale, Salvatore Scelfo. «Bisogna connettere il sistema primario infrastrutturale del meridione al resto d’Italia – ha detto Scelfo – L’edilizia può rappresentare un’occasione per risolvere i problemi della crisi e, soprattutto, per rilanciare il nostro mezzogiorno e metterlo in connessione con il resto d’Italia.
Questa è l’autentica sfida che dobbiamo lanciare e perseguire – ha concluso il segretario nazionale della Filca – La sfida per il lavoro e il lavoro che manca. I dati della crisi sono ancora pesanti e, con un sistema integrato si può dare speranza a tutti i lavoratori del paese e, naturalmente, di questa parte di Sicilia.»
La Filca Cisl territoriale, proprio nello spirito di quel rinnovamento evocato lungo la fase congressuale dell’organizzazione, ha avviato infine una nuova organizzazione sul territorio ragusano e siracusano. La costituzione di due aree di riferimento che possano raggiungere ancora più capillarmente le istanze di ogni lavoratore. Due i responsabili individuati. Carlo Spinello sarà alla guida dell’area ragusa e Gaetano La Braca lo sarà per quella di Siracusa.

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