Sanzaro e l’anno che verrà: sviluppo e lavoro per il 2016

Il rilancio passa da industria e infrastrutture guardando ad un’unica parola d’ordine: lavoro. Il concetto, essenziale e diretto, Paolo Sanzaro, segretario generale della UST, lo ha ribadito nel corso delle due conferenze stampa di fine anno tenute a Ragusa e Siracusa.

L’unitarietà del sindacato è stata rimarcata con Cgil e Uil. Conferenze stampa unitarie per ribadire l’esigenza di condivisione dei problemi e di forza del mondo del lavoro. A Ragusa e Siracusa realtà difficili e consuntivo in chiaroscuro; di contro la volontà del sindacato di continuare a fare la propria parte e mantenere quel ruolo di riferimento per un territorio che paga ancora la crisi e le mancanze di certa politica.

«Sappiamo di vivere una condizione difficile a Ragusa e Siracusa – ha sottolineato Sanzaro – ma siamo ben coscienti che i nostri sforzi per scuotere politica e pubblica opinione non cesseranno. C’è bisogno di un patto sociale che, visti i tempi, non è rinviabile. La Cisl, che condivide questo percorso unitario con Cgil e Uil, ha proposto #progettoragusa e #progettosiracusa. Non sono slogan da ultimo dell’anno, ma obiettivi dichiarati che è possibile raggiungere soltanto tutti insieme.»

Lo stato di crisi che sta vivendo il territorio ibleo si è particolarmente accentuato nel corso del 2015 perché si sono modificati alcuni connotati specifici che rendono il quadro economico occupazionale, produttivo e economico significativamente peggiorato.

Se nel 2014 si sono registrati i bassi livelli di occupazione in quasi tutti i settori produttivi con l’aumento sensibile delle fasce di povertà, fenomeno mai conosciuto in provincia di Ragusa dal dopoguerra in poi, l’anno appena concluso si è caratterizzato per lo smantellamento di una strategia che poggiava le proprie basi su alcuni riferimenti storiIMG_4434 (1)ci ed identitari certi per questa provincia.

« In piena crisi e in fase di chiusura le cementerie Colacem, – ha aggiunto Paolo Sanzaro nel corso della conferenza stampa tenuta insieme ai segretari generali di Cgil e Uil, Avola e Bandiera (foto a sinistra) si rischia il disimpegno della Versalis contro il quale ci stiamo spendendo unitariamente affinché non passi di mano ad un fondo americano, ipotesi che segnerebbe la fine della presenza ENI in provincia di Ragusa, la difficoltà di aziende come la Metra e della media e piccola impresa artigianale, e nel complesso di tutto l’indotto che ruota attorno a questi storici agglomerati industriali. Questo rende il quadro di un presente che richiede uno scatto di orgoglio e della ripresa di una strategia politico sindacale che si muova in direzioni certe.IMG_4454 (1)

La costituzione di un tavolo permanente che veda insieme a Cgil, Cisl, Uil e le forze datoriali, atteso che la metamorfosi della geografia politico industriale lascia poco spazio alle contrapposizioni e alle posizioni particolari, appare come soluzione utile a mettere in campo azioni e iniziative capaci di lanciare la sfida al degrado che tutti stiamo vivendo.»

Anno difficile anche a Siracusa dove le emorragie occupazionali subite nel corso del 2015, la cifra stratosferica certificata di oltre 100.000 disoccupati in provincia a cui si aggiungono nel 2015 oltre 30.000 lavoratori che hanno vissuto di ammortizzatori sociali per i quali il 2016 segna un angosciante termine, l’impoverimento relativo ed assoluto di larghe fette di popolazione siracusana, la disperazione palpabile di chi ha perso il lavoro e la mattanza sociale di giovani siracusani, oltre il 58%,  che il lavoro non lo hanno mai conosciuto e che abbandonano anche la speranza di costruirsi un futuro, rinnovano la capacità reattiva di un sindacato unitario capace di ritrovare le ragioni condivise per  coagulare insieme le leIMG_4462gittime proteste  e avanzare le possibili soluzioni.

«Il nostro territorioha sottolineato Sanzaro insieme ai segretari di Cgil e Uil, Zappulla e Munafò (nella foto a sinistra) precipita sempre più in basso con il 25% di disoccupazione, con il triste primato in Sicilia in termini di infortuni sul lavoro, certificato dall’INAIL, e con il novantesimo posto di Siracusa nella classifica stilata da “il sole 24 ore” sulla qualità della vita.Si allarga la fascia di povertà e si abbassa il livello di sicurezza nel lavoro e di vivibilità delle nostre comunità.»

Nell’agenda sindacale unitaria del sud est siciliano che unisce Siracusa a Ragusa, restano le infrastrutture. La Ragusa-Catania, il completamento dei lotti autostradali fino a Modica, la rete viaria interna che colleghi l’aeroporto di Comiso così come i porti di Pozzallo e di Augusta.

«Lo sviluppo passa inevitabilmente da questo salto di qualità – ha concluso il segretario generale della Cisl Ragusa Siracusa – Solo con le infrastrutture possiamo legare veramente tutti i settori ecIMG_4477 (1)onomici e tornare ad essere quel territorio appetibile che meritiamo di essere.»

Cgil, Cisl e Uil serrano così le fila ed aprono insieme una straordinaria, e per certi versi inedita, stagione di vertenzialità unitaria. È questo l’elemento dirompente per il 2016 che scuote il torpore e la stagnazione di un contesto territoriale profondamente aggredito da un anno appena trascorso segnato da una crisi occupazionale e sociale senza precedenti. Alla coesione ritrovata a livello nazionale sul rinnovo dei contratti nazionali e sulla modifica della Legge Fornero sulle pensioni, si è aggiunta forte condivisione a livello territoriale sancita dalle iniziative unitarie del 31 ottobre scorso nei due capoluoghi e, prima ancora, dal 1 maggio di Pozzallo.

Rassegna stampa Ragusa

Rassegna stampa Siracusa

Paolo Sanzaro l’anno che vorrei

 

 

 

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