Trasporti: Tavolo tecnico CGIL, CISL e UIL

 Trasporti e infrastrutture nella Sicilia orientale: questo il tema centrale del tavolo tecnico per un focus su trasporti e infrastrutture nella Sicilia Orientale, che si è svolto ieri pomeriggio nel saloncino della Cgil. Un incontro operativo voluto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, con Cgil, Cisl e Uil, a cui hanno preso parte i deputati siracusani all’Ars, oltre al capo di gabinetto dell’assessorato regionale ai Trasporti, l’arch. Salvatore Lizzio, il quale non solo ha reso la massima disponibilità verso il raggiungimento degli obiettivi fissati dai sindacati, ma anche assicurato l’avanzamento dell’iter del progetto di collegamento tra Fontanarossa e Siracusa. Piena disponibilità anche da parte dei parlamentari siracusani che hanno preso parte (Giovanni Cafeo, Rossana Cannata, Stefano Zito, Giorgio Pasqua) fare squadra per sostenere le istanze del sindacato <<che sono quelle del territorio>>.
La delegazione Cisl, guidata dal segretario generale della UST, Paolo Sanzaro, era composta dal segretario generale della FIT Cisl Sicilia, Amedeo Benigno, e dal segretario del presidio Siracusa, Alessandro Valenti.
I segretari del sindacato di categoria e delle confederazioni hanno consegnato ai rappresentanti della Regione (politici e funzionari) presenti al tavolo tecnico, un documento riportato a seguire:
“Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti, con Cgil Cisl e Uil, sono fermamente convinti che i trasporti hanno un ruolo primario per lo sviluppo e l’occupazione della Sicilia e della provincia siracusana.
Se si vuole invertire la tendenza dell’economia, i trasporti e le infrastrutture rappresentano la premessa per il rilancio dello sviluppo economico del territorio.
Riteniamo, come sindacato, che dobbiamo confermare i nostri obiettivi di ridare centralità al lavoro, ma anche alla qualità dei diritti delle persone e quindi della vita.
In questo contesto i trasporti, la mobilità e l’intermodalità sono una priorità per tutti i settori produttivi.
In Sicilia, le poche infrastrutture esistenti sono ormai obsolete, mancano i progetti per rinnovarli e gli investimenti sono carenti. Bisogna invertire questa tendenza e per farlo è necessario unire le forze politiche, istituzionali e sindacali in un rapporto di dialogo, di collaborazione, al fine di raggiungere obiettivi che rendano il settore funzionale alle esigenze del territorio.
E’ necessario pensare a un piano dei trasporti che li renda moderni e intermodali, collegando porti, aeroporti, autostrade e ferrovie, pianificarlo e infine realizzarlo intervenendo sui progetti e sugli investimenti.
Affinché questo avvenga sono necessari interventi nei diversi settori, partendo dalla conferma del principio della continuità territoriale sulla base del decreto Legge, convertito in legge 96/2017.
E’ indispensabile, raggiungere l’obiettivo della firma del Contratto di Servizio con Ferrovie dello Stato, in un’ottica di integrazione dei trasporti fra ferrato e gommato, perché il rilancio della mobilità territoriale passa attraverso il potenziamento e miglioramento della rete ferroviaria ad alta velocità che ne incentivi l’utilizzo, e con maggiori collegamenti fra tutte le province dell’isola.
La mancata firma del Contratto di Servizio fra Regione e FS, comporterebbe nella Sicilia Orientale la soppressione della tratta SR/Modica prima e della SR/CT dopo. Con la ristrutturazione e velocizzazione delle tratte ferroviarie, è necessario l’ampliamento dei servizi e l’ammodernamento del parco rotabile, con acquisto di nuovi treni, con interventi che consentano la riduzione dei tempi di percorrenza per molte zone dell’isola.
Nella Sicilia Orientale, il territorio è interessato da due tratte ferroviarie – la SR/CT nel versante Orientale e la SR/Gela nel versante Sud Orientale – ambedue a binario semplice, costruite nel 1800 e che hanno subìto nel tempo solo alcuni interventi di ammodernamento.
Il tracciato SR/CT di 83Km circa, percorre Siracusa (140mila abitanti), Priolo G. (12mila abitanti), Augusta (36mila abitanti), Carlentini-Lentini (18mila e 24mila abitanti), nell’insieme una utenza di 230mila persone.
La priorità del progetto, nella tratta SR/CT sarebbe la costituzione del doppio binario per rendere veloce il percorso garantendo agli utenti orari con corse modulate e interconnesse a servizi di trasporto aereo e navale.
Noi puntiamo alla costituzione e attivazione della fermata di Fontanarossa, con risorse economiche rese disponibili da RFI; una fermata ferroviaria nei pressi della stazione di Bicocca, con la Sac (società di gestione dell’aeroporto) che si è impegnata a garantire il collegamento, dalla fermata ferroviaria allo scalo aeroportuale e viceversa, con bus-navetta, collegamento, che potrebbe essere attivato subito, poiché RFI ha già avviato le procedure e incaricato gli ingegneri per il tracciato.
Questo tracciato ferroviario affianca l’interscambio di Targia, il Sito Archeologico di Megara e quello commerciale di Melilli, la zona turistica di Brucoli e i poli industriali di Augusta e Priolo, con le già esistenti fermate nei borghi di Castelluccio, Megara Giannalena e Brucoli, che integrato con nuove fermate nei siti mancanti potrebbero essere trasformate in un servizio metropolitano.
La Zona sud est della provincia ha una popolazione di 700mila abitanti. Il tracciato ferroviario da Siracusa a Canicattì-Gela è di 263 km, e costeggia territori balneari – Fontane Bianche, Avola – Siti Patrimonio Unesco Noto, con un alto impatto turistico, attraversando inoltre, Rosolini e la zona pachinese, territori altamente agricoli, con la produzione di prodotti certificati e garantiti con marchio DOC E DOP, quali il ciliegino di Pachino, il Vino Nero d’Avola, il limone Femminello IGP e la patata novella di Siracusa. Territori che necessitano di una interconnessione dei trasporti e un migliore collegamento fra ferrato e gommato, in una ottica di linea metropolitana per i passeggeri e turisti, aperta anche di domenica. In questo versante è essenziale, proprio per le caratteristiche agricole, il collegamento e la riqualificazione dello Scalo Merci Pantanelli. Struttura sotto-utilizzata che, vista la grandezza e anche la posizione strategica fra le province altamente agricole e agroalimentari di Siracusa e Catania da un lato e Ragusa dall’altro, è al centro fra i due aeroporti di Fontanarossa e Comiso.
Allo stato attuale lo Scalo Pantanelli è solo punto di snodo delle manovre treni, con la platea di lavaggio e la fossa di manutenzione, per la parte Sud Orientale della Sicilia. Le lavorazioni effettuate nell’impianto, oltre quelle dei servizi, sono prevalentemente dedicate alla manutenzione programmata per treni a lunga percorrenza.
La nuova ADSP del Mare di Sicilia Orientale (Augusta/Catania), necessita la realizzazione della Bretella Ferroviaria di collegamento con il tracciato ferroviario esistente: è urgente quindi il recepimento e l’applicazione dell’ACCORDO QUADRO tra Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Rete Ferroviaria SpA, per mettere a frutto le risorse stanziate per la connessione ferroviaria dei porti CORE alla rete nazionale, considerando che il Porto di Augusta, per il suo volume di traffico, è definito leader in Italia e nel mondo per le attività petrolifere e petrolchimiche, vista la profondità media dei fondali all’interno della rada fino a 22 metri, con la presenza di 10 panchine, è il porto più vicino al Canale di Suez, al centro del Mediterraneo intercetta le navi container provenienti da Suez, per proseguire e passando da Gibilterra con destinazione Rotterdam. Senza contare che il Sistema vanta anche il porto di Catania, leader per le sue peculiarità crocieristiche.
La carenza di infrastrutture e la tardiva realizzazione può fare rischiare la messa in discussione dello sviluppo della Autorità Portuale, con la conseguente revoca dei finanziamenti statali e cofinanziamenti europei, necessari per realizzare il Terminal Container, e per l’acquisizione e l’ampliamento dei piazzali esistenti per stoccaggio dei container stessi, disincentivando l’interesse delle grandi società, facendo perdere al nostro territorio una straordinaria opportunità di sviluppo e di crescita.
Lo sviluppo che il nostro territorio può ottenere attraverso il trasporto marittimo, è enorme, settore che in Italia ha risposto bene agli stimoli e che in Sicilia negli ultimi 15 anni con i servizi regolari di navi RO-RO sono aumentati del 160%, e quelli su rotte internazionali addirittura del 1.240%, con collegamenti tra Italia e paesi europei. Nell’insieme il traffico merci nel bacino del Mediterraneo rappresenta il 20% del traffico navale mondiale ed è cresciuto del 123% in 15 anni.
Oggi il 90% del commercio mondiale utilizza il trasporto marittimo che è la modalità più efficiente, con il minore impatto ambientale.
E’ indispensabile che la Regione recepisca il Decreto Sud, che inserisce le Zone Economiche Speciali (ZES), collegate ad una area portuale, con lo scopo di sbloccare i cantieri attraverso incentivi, agevolazioni fiscali, deroghe su normative, per creare un contesto favorevole allo sblocco degli investimenti.
Parlando di portualità è essenziale il potenziamento dei servizi del Porto grande Crocieristico di Siracusa, da poco inaugurato, migliorando i collegamenti, in un intreccio armonico nella città ma anche con le ferrovie e con l’aeroporto, pensando anche alla realizzazione di un Terminal Bus nell’ex scalo merci, adiacente alla Stazione Centrale, con un’area parcheggi.
La Sicilia non è un ramo secco da tagliare, anzi è un bacino di 5ML di passeggeri, che proprio il recente Contratto di Servizio sulla lunga percorrenza, firmato fra Ministro e Trenitalia fino al 2026, ha il fine di garantire i servizi ferroviari, soprattutto nelle regioni più disagiate.
Garantire la continuità occupazionale e un trasporto intermodale, che renda la Sicilia adeguatamente servita, è l’obiettivo che il sindacato si è prefissato.
Diamo gambe alle idee, e insieme mobilitiamoci per la realizzazione dei progetti infrastrutturali necessari allo sviluppo della Sicilia”.

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