Fp Cisl: Consiglio Generale nel salone “Giulio Pastore”

Una svolta sui contratti, sulla loro interpretazione e sul modello di partecipazione sindacale. Sono stati i tre punti indicati dal segretario nazionale della Funzione pubblica della Cisl, Gigi Caracausi, intervenuto ieri al consiglio generale della Fp Cisl di Ragusa Siracusa, nel salone “Giulio Pastore” di via Arsenale a Siracusa.

La situazione contrattuale nazionale è certamente in grande evoluzione – ha detto Caracausi – dopo nove anni e per  i regionali dieci anni, pensiamo di chiudere quelle che riguardano le funzioni centrali, cioè ministeri, enti pubblici non economici e agenzie fiscali, già per il 23 dicembre. Dal momento che tutto era bloccato, in ogni caso questa ripartenza è importante. Sono stati messi in evidenza due importanti novità: le interpretazioni ai contratti non saranno date dall’Aran, ma da un organismo paritetico amministrazione-sindacati a livello nazionale, e questo rappresenta un grosso passo avanti. L’altro tema è un nuovo modello di partecipazione che va sotto il nome di confronto sindacale.  Ritengo sia un bel passo in avanti. In ogni caso per l’inquadramento giuridico del personale apriamo già un dibattito con l’istituzione di una commissione per tutti e tre i comparti di nostra competenza”.

Al consiglio hanno preso parte il segretario generale della Fp Cisl Sicilia, Paolo Montera, il segretario regionale della Usr Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, il segretario generale Ust Cisl di Siracusa e Ragusa, Paolo Sanzaro, il segretario generale Fp Cisl di Siracusa e Ragusa, Daniele Passanisi, con i componenti di segreteria, Antonio Nicosia e Santa Farruggio.

Abbiamo grandi perplessità sull’Aran Sicilia – ha sostenuto Montera – che troppo poco ha fatto negli ultimi anni anche a causa dell’esiguità delle risorse a disposizione. Auspichiamo che le relazioni tra il sindacato e la nuova giunta regionale siano al passo con i tempi e rilanceremo il tema dell’eliminazione del prelievo forzoso, evitando il riproporsi di una situazione come quella verificata per l’ex Provincia di Siracusa. La lotta al precariato è una delle priorità. Temi che andremo ad affrontare nelle prossime settimane, riteniamo che bisogna proseguire sul tracciato della legge regionale 27, legandola alla legge Madia per risolvere una vertenza annosa e tutta siciliana”.

Una panoramica sulla situazione del territorio l’ha illustrata Passanisi. “La madre di tutte le vertenze è quella del Libero consorzio di Siracusa – ha detto Passanisi – dove siamo stati attori protagonisti di una vicenda drammatica, con una situazione anomala in un territorio come quello siracusano con ritardo di sei mesi nell’erogazione degli stipendi. Chiaro che la problematica è stata affrontata ma non risolta definitivamente perché il problema principale è quello del prelievo forzoso. Le altre tematiche affrontate sono quelle degli altri comuni del territorio siracusano e ragusano. Viviamo una situazione difficile sotto il profilo economico, con molti comuni che hanno già dichiarato il dissesto come Cassaro, altri lo stanno per dichiarare. Altri hanno avuto problemi per gli stipendi, vedi Pachino, Rosolini, Buccheri. Oltre agli stipendi non viene pagato il salario accessorio in molti comuni tra cui Augusta, Lentini e Francofonte. Il motivo è stato causato dal taglio draconiano da parte del Governo nazionale e regionale ai Comuni, quasi del 60 per cento se non di più, ed il ritardo nei trasferimenti di questi fondi che non ha consentito di approvare i bilanci preventivi e consuntivi, con grave danno ai servizi da erogare ai cittadini. Tutto questo va a contrastare le regole imposte dalla contabilità nazionale che prevede la redazione di un bilancio consolidato con determinate scadenze. A questo va aggiunto però la mancata applicazione del federalismo fiscale da parte dei sindaci, perché se è vero che non ci sono le risorse non si fa nulla per sbarcare il lunario. Sulla sanità si è data una boccata d’ossigeno alla carenza di personale con l’applicazione della rete ospedaliera che ha permesso l’assunzione di nuovi infermieri dopo tanti anni. Ma questo non significa soluzione dei problemi, perché i tagli alla spesa sono stati operati in modo insensato, colpendo l’offerta sanitaria di qualità ai cittadini, uno su tutte si sono aperti i nuovi servizi come la rianimazione su Avola e Lentini, oltre che il centro tumori ad Augusta, ma occorre nuovo personale. Stesso ragionamento sugli enti centralizzati dove la carenza di personale è divenuta cronica, come l’Agenzia delle entrate, i Tribunali, l’Inps. Noi a livello territoriale faremo la nostra parte, senza dimenticare la battaglia per il mantenimento della sede Inps di Augusta realizzata da questa organizzazione sindacale, che ha centrato l’obiettivo del mantenimento di un servizio necessario per il territorio. Le prospettive future sono quelle di affrontare le vertenze aperte preparandoci, contemporaneamente, per l’appuntamento del rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie previsto da aprile”.

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