L’importanza della lotta sindacale, della rivendicazione dei propri diritti, del lavoro. Temi importanti che sono sempre più attuali come sottolineato dai tre segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò per la rievocazione celebrativa dei “Fatti di Avola” avvenuta il 2 dicembre del ’68. E a distanza di 49 anni il ricordo è ancora vivo, così come la rivendicazione e gli scioperi, le lotte e il diritto al lavoro. Lo hanno sottolineato i segretari generali, al fianco delle istituzioni presenti, attraverso la partecipazione e la deposizione di una corona di fiori al fianco di una lapide posta in contrada Chiusa di Carlo, nel punto in cui morirono Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona, caduti proprio durante uno sciopero dei lavoratori agricoli della provincia di Siracusa. Il suono delle trombe sulle note del “Silenzio Militare Italiano”, in contrada Chiusa di Carlo e all’interno del Palazzo Comunale dove è stata posta un’altra lapide, hanno poi reso l’atmosfera ancora più reale, più viva nel ricordo: “Perché ricordare aiuta a far capire, soprattutto alle giovani generazioni (e stamani era presente una rappresentanza dell’istituto Mattei) cosa voglia dire rivendicare i propri diritti, a tal punto da lasciarci la vita. Un messaggio forte che sia anche una speranza affinché la nostra voce sia quella di tantissime persone che oggi fronteggiano emergenze quotidiane, di precariato e di disoccupazione e dunque di diritti che vengono continuamente calpestati”.