“Cosa sta diventando questo Paese? (…) Sarebbe un errore sottovalutare questo clima di incitazione all’odio, questa continua sequela di provocazioni, che trovano un ‘humus’ fecondo nel linguaggio sguaiato e senza alcun controllo della rete, nella disinformazione organizzata e “squadrista”, nell’assenza di un progetto condiviso di rilancio dell’unificazione europea”. Scrive così, Annamaria Furlan, sulle pagine dell'”LAvvenire” e de “Il Secolo XIX” , commentando l’episodio dello striscione razzista contro Papa Francesco esposto davanti alla Basilica di S. Pietro e gli insulti a Don Giacomo Martino di Genova.
“Credo sia compito anche delle parti sociali, e in particolare di una grande organizzazione sindacale come la Cisl, prendere posizione e non tacere di fronte a questo vento forte e pericoloso che si è alzato non solo in Italia ma in tutta Europa contro i principi sociali, morali e culturali fondanti e condivisi della nostra comunità. L’unità del sindacato deve servire anche a questo, perchè la nostra è la cultura positiva che può fare da argine ai fantasmi del passato, alla sfida dei nazional-populismi, ad arrestare la visione miope e pericolosa di chi punta alla disgregazione per affermare solo la logica del più forte”.
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