Milazzo rilancia da Siracusa: aree vaste, il Governo faccia presto

«La politica sembra vicina a battere finalmente un colpo. Speriamo che entro la settimana l’Assemblea vari la legge di riforma degli enti delle aree vaste e delle città metropolitane. Solo così si potrà dare nuovo slancio ai territori, per la realizzazione delle infrastrutture, per i precari, per le partecipate.»

Il segretario generale della USR Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, rilancia da Siracusa, partecipando ai lavori dell’Esecutivo territoriale della UST convocato dal segretario generale Paolo Sanzaro, il messaggio rivolto al Governo regionale e alla politica siciliana in genere.

Un riferimento deciso alla riforma in discussione in aula che, come più volte richiesto dalla Cisl, serve a dare risposte a migliaia di lavoratori e, soprattutto, a tantissimi cittadini che esigono servizi adeguati.

«Servono risposte a una serie di questioni aperte. Poi l’Ars apra una stagione nuova – ha ribadito Milazzo davanti ai rappresentanti di tutte le federazioni di categoria – Ci siamo rivolti a maggioranza e opposizione perché assieme contribuiscano al sostegno dell’industria e approvino nuove norme in tema di enti di area vasta, servizi idrici, formazione, precari, forestali, rifiuti.»

Il territorio al centro dell’attività della Cisl. Problemi, criticità e proposte per soluzioni reali che l’organizzazione rilancia in previsione della nuova stagione.

«Siamo e vogliamo continuare a essere un sindacato di prossimità – ha ribadito Paolo Sanzaro nel suo intervento, presenti i componenti di segreteria Antonio Bruno e Cettina Raniolo – Le difficoltà evidenti in ogni settore economico esigono una vicinanza reale da parte del sindacato. Noi lo stiamo già facendo e aumenteremo ancora la nostra presenza nei vari comuni.

A Ragusa e Siracusa ci sono varie criticità che, in questa prima metà dell’anno, si sono acuite; da queste partiremo perché i lavoratori e le loro famiglie non debbano patire ulteriori problemi.

L’altro obiettivo restano le infrastrutture, materiali e immateriali. La riforma delle aree vaste non potrà essere completa se non si realizzeranno collegamenti moderni e non si offriranno servizi adeguati ai cittadini di questa parte della Sicilia.»

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