Una richiesta di audizione alle Commissioni Bilancio e Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana per trattare il caso Siracusa Risorse e le vicende che riguardano i lavoratori coinvolti in cambi appalto. Lo ha annunciato questa mattina, nel corso del consiglio generale territoriale della Fisascat Cisl, la segretaria generale regionale della federazione Mimma Calabrò. Alla presenza del “parlamentino” di Ragusa Siracusa, presenti il segretario generale Ust, Paolo Sanzaro, la segretaria regionale, Vera Carasi, e i segretari territoriali, Salvo Scannavino e Fabio Trapani, è stata la segretaria generale Fisascat Ragusa Siracusa, Teresa Pintacorona, a tracciare il quadro delle criticità e dei risultati ottenuti nell’ultimo anno.
Il caso Siracusa Risorse, con la comunicazione di taglio delle somme in bilancio da parte del Libero Consorzio, ai numerosi cambi appalto che, a Ragusa e Siracusa, dalle mense alle pulizie e fino alla vigilanza, stanno coinvolgendo tanti lavoratori, sono stati al centro della relazione della Pintacorona. “Dallo scorso 15 gennaio, grazie anche alla determinazione della Cisl e della Fisascat, il commissario dell’ente ha fatto ripartire Siracusa Risorse. – ha detto la segretaria generale territoriale – Naturalmente non possiamo pensare che il problema sia risolto, anche perché, proprio due giorni fa, una nuova pec del Libero Consorzio ha comunicato una decurtazione di oltre 400 mila euro nel contratto rispetto al precedente bilancio. Questo rischia, inevitabilmente, di ridurre ore e servizi dei lavoratori. Abbiamo già chiesto a sua Eccellenza il Prefetto un incontro urgente e stessa cosa faremo con il nuovo Commissario dell’ente di via Roma.”
E sul valore del territorio è tornata la segretaria della Fisascat Sicilia. “Un territorio fiore all’occhiello, dalle mille opportunità – ha sottolineato Mimma Calabrò – che per una cattiva gestione e per un cattivo modo di interpretare la politica nei decenni, si trova ad essere non un punto di forza ma una zona con troppe debolezze. C’è una disoccupazione incancrenita, un turismo che non riesce ad esplodere e una macchina amministrativa autocentrata che pensa di risolvere i problemi – vedi Siracusa Risorse – soltanto tagliando le ore ai lavoratori. È una politica miope e con scelte non condivise. Proprio stamattina è partita una richiesta di audizione alle Commissioni Bilancio e Lavoro dell’Ars perché è ormai impossibile continuare in questo modo. Abbiamo messo in campo una serie di iniziative che guardino ancor di più alla salvaguardia dei lavoratori coinvolti nei cambi appalto, soprattutto delle pulizie. – ha aggiunto la Calabrò – Anche in questo caso si pensa di risolvere i problemi di gare affidate con ribassi eccessivi abbassando il costo del lavoro ben più sotto dei parametri indicati dal contratto nazionale. Tutto, insomma, viene scaricato sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini. Perché non bisogna mai dimenticare che, se i servizi non funzionano, i danni non ricadono soltanto sui lavoratori e le rispettive famiglie. Le conseguenze vengono subite dall’intera comunità che si ritrova senza servizi essenziali, come quello del trasporto disabili e altri ancora.”