E’ un quadro davvero preoccupante quello che la Svimez ha delineato ieri per le regioni del Sud: un’emorragia di abitanti, in particolare giovani, con il rischio di spopolamento dei centri più piccoli; un’economia che torna a vedere lo specchio della recessione, con il gap di lavoro rispetto ad altre aree del Paese che riprende a scavarsi; servizi pubblici, a partire dalla sanità, non all’altezza degli standard di cui beneficiano gli altri cittadini. La ‘ripresina’ accennata negli anni scorsi si è interrotta e si prospetta, anzi, una nuova depressione, confermata anche dalla diminuzione della domanda interna. Non bastano più le promesse o i programmi fumosi. E il fatto che si sia aperto con il governo un tavolo di confronto specifico sul Mezzogiorno è importante, frutto della mobilitazione del sindacato e della manifestazione del 22 giugno a Reggio Calabria. Far crescere di più le regioni del Sud significa far crescere tutta l’economia del Paese.
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